3 Ottobre 2023

Chi l’ha detto che i libri non danno da mangiare? Salerno insegna…

Nella parrocchia Santa Croce e san Felice, a Salerno, c'è una "stanza magica": un posto speciale dedicato alla lettura, voluto dal parroco e dai suoi collaboratori. Qui, acquistando un libro usato, si può sostenere il lavoro della Caritas e della mensa per i poveri.

“Leggere fa bene”. Lo afferma sicuro don Antonio Romano, che con i ragazzi della parrocchia di Santa Croce e san Felice a Salerno, ha attivato un mercatino del libro usato. Romanzi, libri per ragazzi e per bambini, libri di poesie e saggi, passano per questa realtà capace di legare cultura e carità.

“Il ricavato della vendita viene utilizzato per le attività della Caritas parrocchiale come l’acquisto di generi alimentari per le famiglie che si rivolgono a noi” – spiega il sacerdote che dal 2020 guida la comunità. L’idea era partita nel maggio del 2019, quando nel quartiere Torrione, in via Padula, in una fetta molto popolata di Salerno, i ragazzi decidono di allestire un mercatino del libro usato: romanzi, libri per ragazzi e per bambini, libri di poesie e saggi, a pochi euro. Tutto nasce da un tavolo posizionato quasi per caso in occasione di un mercatino dell’artigianato e del vinile organizzato in parrocchia. Don Antonio decide di coinvolgere gli scout e i giovanissimi della comunità, una trentina di ragazzi dai 13 ai 20 anni.

In questa iniziativa il parroco è aiutato da volontari come Simona Sammartino e Linda Liguori, traduttrice, impegnata anche come presidente della sottosezione Unitalsi di Salerno, che non smette di portare idee e proposte per diffondere le opportunità che la lettura regala a chi, staccandosi dai social, si immerge tra le pagine di un libro.

“La cultura libera” – spiega ancora il sacerdote e così, per affrancarsi dalle povertà, la conoscenza diventa uno strumento utile per ridurre il gap tra chi è potuto andare a scuola o frequentare un ambiente capace di fornire occasioni di crescita, e chi no. “Proviamo a offrire elementi per questo riscatto, il sapere e la risposta alle necessità essenziali” – rimarca don Antonio, mentre viaggia verso gli uffici della Caritas ai lati del duomo dove, dal 2020, è Vicario episcopale per la Carità, lo sviluppo sostenibile e la giustizia per l’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno.

“Aperture straordinarie – spiegano i volontari – hanno consentito di raccogliere fondi per le popolazioni della Turchia e della Siria colpite dal terremoto, o dell’Emilia Romagna inondata dall’alluvione”.

“In parrocchia le persone non vengono solo per la borsa con riso, pasta e caffè, ma anche per essere ascoltate, ricevere un consiglio o sfogarsi – racconta Linda – e noi per loro abbiamo costituito tre gruppi di lavoro, con persone disponibili a cucinare un sabato al mese per i senzatetto e due venerdì per i poveri serviti dai volontari saveriani”.

Leggere fa bene

“Solitamente la prima domenica del mese allestiamo il Banco Alimentare e, con la Caritas parrocchiale, ascoltiamo le necessità di chi viene da noi in cerca di una mano” – chiarisce ancora don Antonio.

La scommessa di provare a vendere libri a un prezzo popolare che consentisse a tutti di acquistarli e aiutare la parrocchia, si è dimostrata subito vincente. Quel tavolino è diventato poi uno scaffale, fino ad arrivare a occupare un’intera stanza dell’oratorio: la “stanza magica”. La stanza dei libri è sempre disponibile per chi voglia scegliere le proprie letture. È possibile contattare la parrocchia attraverso Facebook e si potrà fissare un appuntamento per quel luogo così speciale.

Periodicamente vengono organizzate aperture speciali, la domenica mattina o di sera, ad esempio in estate, quando si presentano due serate tra i libri. “Le serate, una a luglio e l’altra ad agosto, hanno avuto enorme successo – racconta il parroco – non solo in termini di vendita ma anche per il movimento che si è creato attorno all’oratorio: passanti incuriositi si fermavano, altri arrivavano grazie al passaparola”.

Il ricavato della vendita viene utilizzato per le attività della Caritas: pane, latte, pasta o riso, ad esempio, per le famiglie che si rivolgono alla parrocchia. Non è raro l’acquisto di piatti, posate o acqua per la preparazione della cena ai senzatetto in collaborazione con l’Associazione La Brigata e con l’unità di strada diocesana. Infine i volontari comprano pannolini, biancheria intima, farmaci, materiale scolastico per chi viene a bussare alle porte della parrocchia. Alla fine è vero che “leggere fa bene”, come sostiene don Antonio, perché genera anche solidarietà.

(di Nicola Nicoletti – foto gentilmente concesse da don Antonio Romano)

3 Ottobre 2023
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