11 Ottobre 2018

Gemelli nella vita e nella fede: sacerdoti, insieme, da 65 anni

Don Attilio e Don Giovanni Sarzilla, 91 anni compiuti lo scorso 12 ottobre, hanno celebrato il 65° di sacerdozio il 30 maggio di quest’anno, a Valgoglio (Bergamo). Nella vita hanno condiviso tutto.

Gemelli fin nelle pieghe più nascoste dell’anima. Don Attilio e Don Giovanni Sarzilla, 91 anni compiuti lo scorso 12 ottobre, hanno celebrato il 65° di sacerdozio il 30 maggio di quest’anno, a Valgoglio (Bergamo). Tutto hanno condiviso nella vita: la passione per pittura e le alte cime, fino alla scelta vocazionale, arrivata nello stesso momento.

“Siamo entrati in seminario durante le scuole medie –ricorda don Attilio– Prima Giovanni nel 1943 e un anno dopo anch’io, a 12 anni. Non perché non fossi già convinto, ma perché questa vocazione parallela suscitava perplessità nei nostri genitori, e sembrava incredibile allo stesso nostro confessore. Quando poi i fatti ci hanno dato ragione, ne sono stati tutti contenti. Nessuno ci ha costretti, abbiamo semplicemente risposto alla chiamata del Signore, la stessa per entrambi, Lui sa perché, affascinati anche dall’esempio dei preti della parrocchia dell’Immacolata, a Bergamo”.

Il 30 maggio del 1953 vengono entrambi ordinati sacerdoti ed ecco la prima separazione. Questa sì, imposta: don Attilio viene mandato a Barzana e don Giovanni a Lallio, poi come curati anche in altre parrocchie in Valle Seriana. “Non eravamo poi così distanti – continua don Giovanni – e niente poteva impedirci di raggiungerci con la bici o con l’auto”.

Almeno tre generazioni di fedeli li ricordano anche come pittori e scalatori. “Abbiamo frequentato la scuola dell’artista Pietro Servalli e dipinto centinaia di tele per le chiese”. Poi le ascensioni sulle vette, anche le più impegnative: il Monte Bianco, il Monte Rosa. “Ne abbiamo fatte tante di arrampicate con la corda e abbiamo conquistato tante cime, anche con l’abito. Abbiamo fatto preoccupare i nostri parrocchiani”. Quello che vale per l’uno, vale anche per l’altro. “Ringraziamo Dio per la nostra lunga vita, uniti nella fede. Insieme abbiamo visitato tanta gente, confessato, benedetto e amministrato la santa Comunione. Soprattutto abbiamo insegnato la Parola e la consolazione di Dio. E’ stato solo grazie alla Provvidenza.

Ora chiediamo a Dio di aiutarci, quando ci chiamerà ancora e per l’ultima volta a Lui, ad affrontare anche quel nostro ultimo passo verso l’alto”. Intanto nella casa di Valgoglio li circonda l’affetto dei tanti che grazie a loro hanno radicato la fede sulla roccia. E quello di chi dona l’Offerta per i sacerdoti, che oggi raggiunge oltre a loro altre 3 mila preti ormai anziani o malati, con gratitudine dopo una vita spesa per il Vangelo.

(Daniela De Vecchis)

11 Ottobre 2018
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