6 Giugno 2018

La casa dove gli anziani più poveri sono i benvenuti

Il villaggio ‘Santa Caterina’ a Solfagnano, 12 mini-appartamenti e una cappellina tra gli alberi, a 15 chilometri da Perugia, è partito dai due benefattori Caterina e Paolo Giammarioli. Dal 1995 è gestito da Simonetta Cesarini, geriatra, consacrata laica e collaboratrice Caritas.

Il lascito testamentario di due sposi. Una casa con il parco. Una medico che dedica la vita gli anziani più poveri. La comunione con i sacerdoti dell’intera diocesi, a cominciare dal parroco don Mauro Lironi. E le firme dell’8xmille da tutta Italia. Il ‘modello Solfagnano’ della Chiesa perugina è tutto qui. Il grande abbraccio dei fedeli a questa residenza fraterna per la terza età è nel reportage dell’incaricato diocesano per il sovvenire Giovanni Lolli, uscito sul settimanale “La Voce” della diocesi di Perugia-Città della Pieve e premiato 2018 dal concorso Cei-Fisc.

Il villaggio ‘Santa Caterina’ a Solfagnano, 12 mini-appartamenti e una cappellina tra gli alberi, a 15 chilometri dal capoluogo, è partito dai due benefattori Caterina e Paolo Giammarioli, e dal 1995 è gestito da Simonetta Cesarini, geriatra, consacrata laica e collaboratrice Caritas. Oltre agli alloggi, cucina e pasti a domicilio per tante altre persone bisognose del territorio. “Siamo partiti con questo progetto perché oltre il 2% della crescente popolazione anziana della diocesi era a rischio sfratto – spiega la dottoressa Cesarini, che vive con loro nel villaggio -. Oggi tutta la diocesi sente questa casa come sua. In tanti vengono alla S. Messa qui, anche grazie ai sacerdoti di tutte le unità pastorali”.

(foto di Simonetta Cesarini)

Alla festa dell’anziano, lo scorso ottobre, è intervenuto anche il cardinale Gualtiero Bassetti. Chi sono gli ospiti? Spiega Lolli: “Chi non può più pagarsi un affitto e ha perso la casa, chi ha figli o chi è solo, tutti con la pensione minima”. “Qui trova uno spazio riservato dove ricreare la vita e portare i propri ricordi – indica la medico – condividono e curano il parco, coltivando anche i propri interessi, compreso il giardinaggio”. Finora vi hanno alloggiato 75 persone. “L’8xmille per noi è vitale – aggiunge – è una forma moderna di Provvidenza. Senza, forse non arriveremmo nemmeno a pagare il riscaldamento. Veramente dobbiamo all’8xmille e a chi ha firmato molta gratitudine”.

(Marcello Bordion)

6 Giugno 2018
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