6 Giugno 2018

A Lanusei, oltre 400 mila euro l’anno per gli ultimi. Con buona pace degli usurai

Siamo in Sardegna centro-orientale. Un territorio immenso, suggestivo, in cui il vescovo mons. Antonio Mura e i sacerdoti rispondono all’impoverimento con vigore pastorale ed iniziative innovative. La diocesi di Lanusei ha speso nel 2016 per gli interventi caritativi oltre 400 mila euro.

“L’ 8xmille è fatto di gesti e segni di cui l’Ogliastra è testimone” – scrive Augusta Cabras, la cronista che ha portato il giornale della diocesi di Lanusei tra i premiati dell’edizione 2018 del
concorso Cei-Fisc. Al centro del reportage, il rendiconto per voci e immagini delle opere della Chiesa locale sostenute dalle firme. Siamo in Sardegna centro-orientale. Un territorio immenso, suggestivo, in cui il vescovo mons. Antonio Mura e i sacerdoti rispondono all’impoverimento con vigore pastorale ed iniziative innovative. “Se non fosse per il pranzo consumato in serenità e condivisione al Centro Caritas di Tortolì la mia vita sarebbe un inferno”. Parola di Antoine, senegalese, 52 anni. La diocesi sarda ha speso nel 2016 per gli interventi caritativi oltre 400 mila euro. Il 60% distribuito ai bisognosi (singoli e famiglie), una parte al Fondo ecclesiale anti-usura, il 35% ai due Centri Caritas, aperti entrambi tre anni fa. A Tortolì funzionano centro ascolto e mensa (oltre 60 pasti al giorno, anche a domicilio), centro abiti, microcredito e Prestito della speranza. “Dietro la presa in carico di tanti fratelli, un progetto di liberazione” – annota Cabras. Fondi anche alle nuove chiese nelle zone urbanizzate di recente: San Giuseppe a Tortolì, San Giorgio ad Arbatax, San Giovanni Paolo II a Santa Maria Navarrese. Tanti turisti verranno ad ascoltarvi le Messe quest’estate, quando la popolazione sulla costa si moltiplica per dieci. (Sergio Rinaldini)

6 Giugno 2018
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