23 Luglio 2024

A Montesano (SA), dove si vola “solo rimanendo abbracciati”

I campi dei ragazzi alla scoperta del gioco e dell’amicizia nella parrocchia di Montesano Scalo (SA) dove tutti sanno bene di avere un’ala soltanto. E per volare, normodotati e diversamente abili, famiglie più o meno abbienti, l'unica via è rimanere abbracciati, come ama ricordare, citando don Tonino Bello, il parroco don Donato Ciro Varuzza.

In passato era considerato un “luogo sano”, da qui l’origine del nome Montesano, ottimo per respirare aria salubre, soprattutto per chi viveva nelle aree paludose della pianura, scampando così a svariate epidemie. In Campania, ai confini con la Basilicata, Montesano sulla Marcellana (SA) continua a essere sinonimo di salute e natura. Le sorgenti e il verde dei boschi non sono lontani dalla parrocchia del Sacro Cuore Eucaristico. In quest’area del Vallo di Diano, nella diocesi di Teggiano-Policastro, il panorama è spettacolare, ecco perché le attività a Montesano, guidate da don Donato Ciro Varuzza, parlano anche di creato.

Mentre d’inverno gli impegni come il catechismo per i bambini della prima comunione, la preparazione alla cresima o per le coppie quella al matrimonio si tengono nei locali parrocchiali, in estate la comunità, a cui fanno capo circa 4500 fedeli, è in pieno fermento nelle piazze del paese. Ogni anno 250 bambini e un centinaio di animatori sanno di trovare occasioni imperdibili per fare amicizia, giocare e scoprire il Vangelo grazie a ragazze come Chiara Cristel Cassino. “Il desiderio di impegnarmi nell’animazione nasce durante un Grest, il GRuppo ESTivo, (la versione estiva dell’oratorio dedicata ai più piccoli) – rivela Chiara –. Ricordo il primo Grest organizzato da don Donato a Montesano, ho visto quella bellezza della Chiesa che rispecchia il volto del Signore” – confessa l’insegnante, 29 anni, laureata in scienze della formazione primaria. Durante l’estate all’aperto, nelle piazze e nei parchi, giochi e incontri si organizzano in questa fetta della provincia di Salerno. Il Grest è un momento particolare che giovani e ragazzi aspettano tutto l’anno. Si tiene in piazza a Montesano Scalo ma non mancano le uscite nei paesi vicini. “Ci dona tanto e dà l’occasione di ripartire a settembre ancora più carichi” – riprende Chiara Cristel, mentre gare e incontri riempiono le sue giornate. Catechesi, condivisioni e gioco, ma anche momenti in cui si parla del mondo dei ragazzi seguendo un programma sempre diverso, fanno acquisire tante consapevolezze. “Prima fra tutte, che il Signore ci ama indistintamente” – puntualizza l’animatrice. Dai 5 anni in poi i ragazzi di Montesano sono invitati alle attività guidate da educatori che impegnano le loro energie per tre settimane in piena estate, un momento atteso e desiderato da tutti. Chiara ricorda quando papa Francesco ha dichiarato che la Chiesa ha bisogno dei giovani, invitandoli a ‘vivere e non a vivacchiare’, come affermava il beato Pier Giorgio Frassati. “E per vivere una vita piena di tutto, hai bisogno del Signore, della sua Parola, nel momento in cui la Parola diventa concretezza nella quotidianità, allora puoi dire di vivere una vita piena di tutto” – continua l’insegnante.

L’oratorio e le iniziative solidali come la raccolta alimentare per la Caritas parrocchiale, rendono la comunità uno spazio che non dimentica chi ha più bisogno di attenzione.

La parrocchia ha scelto don Tonino Bello come riferimento per gli svariati momenti tenuti durante l’anno, soprattutto quelli dedicati agli ultimi. Non a caso don Donato è andato in Puglia con i suoi ragazzi per visitare i luoghi di don Tonino e ascoltare la storia di un uomo di pace, capace di stare vicino alle persone spesso dimenticate. “A chi vorrebbe volare ma da solo non riesce” – chiarisce Rosanna De Pasquale, segretaria dell’associazione La Lampara Vele e Sogni –. Al rientro dal viaggio ci siamo sentiti come i discepoli di Emmaus; avevamo fatto un incontro forte ma che non riuscivamo a riconoscere. A distanza di un po’ di tempo abbiamo compreso che inconsapevolmente ci era stato affidato un compito importante: accrescere la speranza nel prossimo”. Rosanna è segretaria di una realtà nata per progettare, con volontari e figure professionali, momenti educativi e formativi offrendo attenzione soprattutto a chi vive condizioni di svantaggio sociale, educativo o psicologico. Con questa associazione parte il centro di fraternità, Un’Ala di riserva che abbraccia diversi servizi come la Caritas, il centro educativo Casa Aurora e un centro di ascolto. Un ramo prezioso, è il centro diurno per persone disabili. Oggi conta diversi ospiti, affiancati da operatori professionali e volontari. “Guidati da un orientamento pedagogico e spirituale – spiega Rosanna – educhiamo organizzando percorsi individuali. Si respira aria di famiglia, voglia di crescere, di vivere; esperienze che riescono a far sentire a casa ogni nuovo arrivato o anche chi passa solo per un saluto. Il desiderio è donare luce nella vita dei ragazzi – conclude Rosanna – delle famiglie ma anche degli anziani, dove i loro occhi trasmettono la paura di un futuro opaco a causa di un passato tormentato”.
Un movimento attento agli ultimi, nato dagli incontri di don Donato con la sua comunità e capace di coinvolgere sempre più i ragazzi a Montesano.

(di Nicola Nicoletti – foto gentilmente concesse da don Donato Ciro Varuzza)

23 Luglio 2024
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