29 Luglio 2020

A Novara senza la Caritas c’è chi non sa come avrebbe fatto

In tutta Italia 450 mila persone nel 2020 si sono rivolte per la prima volta alla Caritas, secondo l’ultimo monitoraggio nazionale, il 95% delle quali a causa della perdita delle fonti di reddito: solo nella diocesi di Novara 400 famiglie si sono aggiunte alle 900 già assistite.

Le cose sembravano finalmente mettersi bene per Rigoberta, rifugiata 38enne salvadoregna: dopo 2 anni di lavoro come badante a Turbigo, nel Milanese, aveva realizzato lo scorso ottobre il sogno di far arrivare in Italia i figli di 16 e 10 anni. «Avevamo trovato casa a Novara, andavo dai miei anziani in treno e i ragazzi si stavano inserendo a scuola». Poi è arrivato il Covid e di colpo tutto rischiava di crollare.

«Dall’8 marzo non sono più potuta andare a lavorare in Lombardia, la dispensa si è svuotata, i risparmi sono finiti.

Nessuno voleva aiutarci. La Caritas ci ha salvato: non è stato solo l’aiuto materiale che abbiamo ricevuto con le borse alimentari, ma il sollievo di sapere che non eravamo più soli». Rigoberta è una delle 450 mila persone che nel 2020 si sono rivolte per la prima volta alla Caritas, secondo l’ultimo monitoraggio nazionale, il 95% delle quali a causa della perdita delle fonti di reddito: solo nella diocesi di Novara 400 famiglie si sono aggiunte alle 900 già assistite. Tra loro quella di Antonio, 44 anni, muratore, italiano come il 61,4% dei “nuovi poveri” creati dal Covid: «Con i cantieri fermi, ero a casa con mia moglie e tre figli: senza la Caritas non so come avremmo fatto».

Oltre ai 250mila euro tratti dal fondo straordinario per il Covid stanziato dalla Cei con l’8xmille, la Caritas diocesana di Novara ha messo a disposizione dei piccoli negozi altri 10mila euro con il progetto #Ripartireinsieme: «Dopo aver sostenuto l’emergenza – spiega il direttore della Caritas diocesana di Novara, don Giorgio Borroni – è tempo di sostenere il lavoro e tornare a costruire il Welfare generativo, non assistenziale, promosso dalla Chiesa italiana per aiutare sia chi è in difficoltà sia le piccole attività che stanno ripartendo».
(Manuela Borraccino)

29 Luglio 2020
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