29 Maggio 2020

Garantire a tutti scuola e studio per rispondere alla pandemia

Cinque milioni di studenti italiani, secondo il ministero dell’Istruzione, non hanno i mezzi indispensabili per le lezioni a distanza. Centinaia di parrocchie italiane, da Milano a Ceirgnola, si sono mobilitate per reperire tablet, pc, pennette USB destinati ai più piccoli.

Per Amira, 6 anni, andare a scuola era una festa. Interrotta dalla pandemia, che l’ha resa una dei 5 milioni di studenti italiani che – secondo il ministero dell’Istruzione – non hanno i mezzi indispensabili per le lezioni a distanza.

Minori senza tecnologia, per cui la scuola diventa evanescente e la diseguaglianza più concreta.

Centinaia di parrocchie italiane si sono mobilitate per loro. Come a Samarate (Varese), dove i volontari dell’oratorio San Carlo e San Macario hanno dato vita al progetto “Aiutaci a raggiungere un bambino in più”. Il parroco don Nicola Ippolito con don Alberto Angaroni sono stati snodo di una task force tra volontari del doposcuola, Protezione civile, Caritas, servizi sociali comunali e la fondazione ‘Peppino Vismara’ di Milano. Hanno acquistato tablet, pc, pennette USB destinati ai piccoli. In tutto 24 alunni di elementari e medie dell’istituto ‘Alessandro Manzoni’ di Samarate.

“Provengono da famiglie che, quando sono fortunate, vivono in una stanza con più figli e un solo pc. È la risposta concreta del popolo di Dio” spiega don Nicola, parroco della comunità pastorale Maria Madre della Speranza. Chissà quando potrà riprendere il doposcuola in oratorio: “Ma noi volontari li seguiamo a distanza – spiega Rama Ottini, una delle coordinatrici –. Con i genitori, grazie alle password, ci assicuriamo che facciano i compiti e studino senza perdere giorni di scuola”.

“Sono ancora tante le famiglie con figli under 14 che hanno bisogno di pc

– è l’appello di don Alberto Angaroni –. Qualcuno li ha prestati, altri li hanno donati, ma la lista d’attesa aumenta ogni giorno”.

Progetti analoghi funzionano, tra le altre, anche in diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, dove volontari e don Pasquale Cotugno hanno creato lo sportello scuola “L’Aeroplano”. A La Spezia invece la tv diocesana TeleLiguria Sud, “la voce delle periferie”, ha aperto all’e-learning: “I nostri 3 tecnici hanno raddoppiato i turni di lavoro per mandare in onda le lezioni per gli studenti di una decina di scuole, dalla materna alle superiori, oltre che i corsi per i detenuti – spiega mons. Piercarlo Mendinelli, presidente dell’ emittente che trasmette in Liguria e Toscana, oltre che parroco della cattedrale spezzina –. È una scelta impegnativa. Per la Chiesa è l’ora della catechesi della carità e della resilienza”.

(Mary Villalobos)

29 Maggio 2020
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