21 Agosto 2023

La casa del “momento giusto” per tornare a vivere

A Castelletto sopra Ticino (NO) è stato avviato un progetto di accompagnamento all'autonomia per giovani (non più minorenni) cresciuti in comunità per minori o provenienti da altre realtà di accoglienza, finanziato con i contributi dell'8xmille e inaugurato nel maggio 2022. Per settembre a "Casa Kairos" sono attesi nuovi ospiti ma intanto don Fabrizio ci racconta cosa c'è dietro questa iniziativa.

“Siamo pronti a ripartire a settembre, abbiamo già incontrato un ragazzo che dovrebbe essere ospitato nella struttura, ma preferiamo procedere senza fretta”. È fiducioso don Fabrizio Corno, parroco di Castelletto sopra Ticino, in provincia di Novara, sulla prosecuzione di “Casa Kairos”, progetto di accompagnamento all’autonomia per giovani cresciuti in comunità per minori o provenienti da altre realtà di accoglienza finanziato con i contributi dell’8xmille e inaugurato nel maggio 2022. “La decisione di fare questo tipo di proposta – spiega il sacerdote 49enne – è nata da una riflessione partita da una mia esperienza pastorale precedente a Verbania. Lì ho conosciuto bene ragazzi e ragazze che dopo aver trascorso un periodo nella comunità, quando sono diventati maggiorenni rischiavano di perdersi. Riflettendo su queste storie, ho pensato che fosse importante continuare ad aiutare questi ragazzi”.

“In Italia – precisa il parroco, originario di Gravellona (Verbano-Cusio-Ossola) – non esiste una norma specifica sul tema ma si applica una disposizione [il Regio Decreto 1404 del 1934 n.d.R] che prevede la possibilità per il Tribunale dei Minori di estendere la tutela fino ai 21 anni. Spesso, però, queste esperienze assomigliano molto a quelle delle comunità in cui i ragazzi hanno vissuto in precedenza o non vengono finanziate per mancanza di risorse”.

Per aiutare questi neo maggiorenni il parroco del centro novarese ha messo a disposizione degli ambienti all’interno della casa parrocchiale. “Avevamo uno spazio libero – racconta don Fabrizio – e grazie all’aiuto della gente della parrocchia e dei volontari l’abbiamo risistemato e arredato in maniera moderna. È un locale accogliente, con due camere, la cucina e il bagno che potrebbe ospitare tre persone”. In questa struttura, il cui nome (Kairos) in greco significa “il tempo opportuno” e che è stata intitolata a don Vittorio Moia, parroco di Castelletto Ticino tra il 1992 e il 2016, la comunità ha accolto con entusiasmo una ragazza nell’estate 2022. “Proveniva da un paese vicino – ricorda don Corno – e suo padre era in carcere. Ha vissuto con noi a cavallo dell’estate per un paio di mesi, poi quando suo papà è tornato a casa, lei è andata a vivere con lui”.

Questa prima esperienza “pilota”, realizzata in collaborazione con i servizi sociali, nelle intenzioni di don Fabrizio è stata solo un “assaggio” di quello che il progetto dovrebbe essere a partire da settembre 2023. “Nella nostra idea – spiega il sacerdote – i ragazzi e le ragazze accolte dovrebbero essere accompagnate, per un periodo massimo di 18 mesi verso l’autonomia, per esempio insegnando loro a gestire una casa, a cercare un lavoro e un alloggio. In più vorremmo coinvolgere i ragazzi nelle attività della nostra comunità con l’aiuto dei volontari”. “In altre parole – aggiunge don Corno – vorremmo offrire loro gli strumenti per affrontare la vita da soli”.

(di Roberto Brambilla – foto gentilmente concesse da don Fabrizio Corno)  

21 Agosto 2023
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