3 Agosto 2018

Potenza: un doposcuola per le famiglie del rione Cocuzzo

Il parroco di Maria Ss. Immacolata, don Donato Lauria, ha mobilitato studenti universitari e professori in pensione per assistere tanti ragazzi che devono essere aiutati a ritrovare tempo perduto, talenti e fiducia. E al recupero scolastico si aggiungono laboratori di teatro, musica e sport.

“Le colline di cemento del rione Cocuzzo, il ‘serpentone’, spiccano all’estremità di Potenza. Un territorio vasto e popolato, affidato al parroco di Maria Ss. Immacolata, don Donato Lauria. Poco avvezzo ai riflettori e impegnato nella difesa degli ultimi, classe 1959, rimasto orfano di padre da ragazzo, è sacerdote dal 1999. Un anno dopo, viene inviato a rione Cucuzzo, “proprio dove avevo sempre desiderato” ricorda don Lauria. Una sfida notevole, “ma le difficoltà sono diventate una grande possibilità di comunione e incontro – spiega – perché in un mare di cemento, c’è sempre un cuore umano che batte.

Qui vivono oltre 3.500 persone che, diciotto anni fa, trovai in un profondo degrado.

Da allora l’oratorio, inaugurato nel 2001, è stato un punto di forza per aggregare i ragazzi, restituendo a tutti possibilità educative”.

Oggi la crisi è diversa: “nelle famiglie degli anziani sono ritornati i figli, che hanno perso il posto di lavoro – prosegue il sacerdote -. Se prima si era poveri con una pensione di 480 euro, adesso lo si è con uno stipendio unico di 1.200. Così siamo arrivati a ben 150 famiglie prese in carico dalla nostra Caritas”. Il ‘doposcuola di qualità’ ha perfezionato l’oratorio, “perché i ragazzi in difficoltà devono essere aiutati a ritrovare tempo perduto, talenti e fiducia. Ad esempio quest’anno abbiamo proposto il modello di ‘doposcuola con merenda’ ad una ventina di ragazzi che, in pomeriggi full immersion, hanno conciliato il recupero scolastico con laboratori di teatro, musica e sport, le attività oratoriali tipiche”. “Studiano con noi soprattutto alunni delle medie – spiega – istruiti da universitari o da professori in pensione. E la proposta formativa per le nuove generazioni va anche oltre il rione, perché la Chiesa è una comunità aperta, fa scoprire la propria vocazione di vita, anche a chi era tentato di rinunciare”.

(Michela Curcio)

 

3 Agosto 2018
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