28 Maggio 2025

Vedi Napoli, e poi vivi!

Castellammare: una vista mozzafiato sul golfo di Napoli e una attenzione speciale per chi si trova ad affrontare un percorso di vita più tortuoso. Don Luigi Milano, parroco di Maria Ss.ma del Carmine, ci accompagna alla scoperta della cooperativa sociale “Artigiani di preziosità” e delle sue molteplici attività a favore delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Grazie anche alla disponibilità offerta dalle suore carmelitane missionarie.

“Avevamo una comunità di suore anziane e bisognose di cure, ma in quella casa erano troppo isolate. Un posto meraviglioso, in montagna ma affacciato sul golfo di Napoli, bello per i turisti ma poco pratico per le nostre consorelle inferme. Così quella casa è rimasta chiusa per un po’, mentre ci proponevano affari di ogni genere (farne un albergo o un centro benessere, ad esempio), finché non è arrivato don Luigi e ci ha conquistato subito: il nostro carisma è proprio quello di chinarci sull’umanità ferita”.

Così, tre anni fa, suor Monica Muccio, madre provinciale delle suore carmelitane missionarie di S. Teresa di Gesù Bambino, ha concesso questo stabile di Castellammare, di proprietà della sua congregazione, alla cooperativa “Artigiani di preziosità”, permettendole di trovare uno spazio adeguato alle necessità dei loro utenti con disabilità e di sostenere tutte le spese di gestione grazie agli introiti della parte dedicata ad ostello (12 stanze rimesse a nuovo, con una cinquantina di posti letto destinati ai turisti).

Nella struttura hanno dunque trovato accoglienza le attività dei laboratori di cucina (pane, pizza, pasticceria e per le feste anche cioccolatini), di ceramica e di oggettistica varia (bomboniere, salvadanai, calamite decorate). Il tutto si svolge attraverso un centro diurno e, molto presto, anche con due gruppi di 12 persone che abiteranno stabilmente nella casa e lavoreranno lì per valorizzare la propria dignità. Il sogno è quello di riuscire ad aprire anche un punto vendita ben collocato per i lavori degli “Artigiani”.

“I nostri ragazzi – spiega Tari Nastro, pedagogista clinico e presidente della cooperativa – vivono questi laboratori sentendosi a casa propria e riescono ad aiutarsi uno con l’altro quando c’è qualche momento di difficoltà, come ad esempio può essere il periodo più caldo, che loro soffrono in modo particolare. Io mi occupo di loro innanzitutto come persone, non partendo dalle disabilità che li limitano”.

È proprio questo spirito, questa visione della pedagogia clinica che mette al centro la persona e scommette sulla certezza che tutti sono educabili, che ha spinto don Luigi Milano a sposare la causa degli “Artigiani di preziosità”, insieme alla parrocchia di Maria Ss.ma del Carmine.

“In parrocchia – spiega il sacerdote – questa cooperativa realizza anche laboratori con gli alunni delle scuole elementari e medie del territorio, esperienze inclusive in cui i ragazzi con disabilità diventano insegnanti dei loro piccoli ospiti, sperimentando una gioia intensa e un profondo senso di gratificazione”.

Le attività degli “Artigiani” raggiungono stabilmente una trentina di persone con disabilità e le rispettive famiglie (molte di più occasionalmente) e beneficiano del supporto di qualche decina di volontari, coinvolgendo naturalmente anche le migliori energie della parrocchia.

In cabina di regia di tutto questo “fantastico via vai”, c’è un sacerdote alla mano e sempre disponibile. Ecco come lo descrive, sorridendo, suor Monica: “Don Luigi è un appassionato missionario, parecchio fuori dalle righe. È una persona umana, vicina alla gente, che vuole stare vicino alle persone, senza prendere le distanze da loro. È uno che crede nelle cose che fa e quando ci si mette va fino in fondo”.

(di Stefano Proietti – foto di Giovanni Panozzo e gentilmente concesse da Tari Nastro e don Luigi Milano)

28 Maggio 2025
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