29 Giugno 2023

All’oratorio, per vedere il mondo con gli occhi dei “gatti”…

I "Gatti spiazzati" sono una associazione di promozione sociale che svolge attività di guida della città ed è composta da esodati e senzatetto. Nell'oratorio di S. Maria del Rosario, a Milano, don Marco Borghi ha voluto che li incontrassero anche i ragazzi che fanno attività estive in parrocchia. Una parrocchia davvero dalle mille risorse...

Vedere la città con occhi diversi. “Li abbiamo scelti perché ci tenevamo che i ragazzi potessero conoscere e apprezzare chi ha una diversa visione della città e del mondo, in un’ottica di condivisione”, racconta don Marco Borghi, parroco della chiesa di Milano di Santa Maria del Rosario, che in questo periodo organizza l’oratorio e ha fatto conoscere ai ragazzi di medie e superiori i “Gatti spiazzati”, una associazione di promozione sociale che svolge attività di guida della città ed è composta da esodati, senzatetto e persone che spesso sono state “spiazzate” dalla vita. “Oggi siamo un gruppo di dodici persone che ha un solo obiettivo: l’inclusione. Grazie al supporto della Caritas siamo piuttosto flessibili e coinvolgiamo le persone che sappiamo essere in difficoltà”, evidenzia il fondatore del gruppo, Aldo Scaiano. Una bella storia che evidenzia anche l’impegno di tutti a non far mai sentire soli chi versa in difficoltà.

Le attività della parrocchia

La passeggiata con i Gatti spiazzati è solo una delle tante attività che la parrocchia di Santa Maria del Rosario organizza per i più giovani. “Ci troviamo in una via intermedia, a metà tra la periferia e il centro: la zona è serena, anche benestante, e le famiglie sentono molto un senso di appartenenza alla parrocchia. Anche per questo c’è una buona partecipazione dei ragazzi a tutte le attività, dalle elementari sino alle medie e superiori, con attività specifiche a loro dedicate per tutta l’estate prima della Giornata Mondiale della Gioventù, in programma a Lisbona ad agosto, durante la quale incontreranno il Papa”, racconta don Marco. Diversi anche gli impegni a favore dei più sfortunati.

“I nostri parrocchiani più giovani spesso li vanno a trovare e a passare del tempo con loro, in puro spirito di condivisione.

In più mettiamo a loro disposizione le docce dell’oratorio, perché lavarsi senza problemi, e il servizio di guardaroba. Per questo dare la possibilità di farli conoscere anche ai ragazzi è stata per noi una cosa piuttosto naturale”, evidenzia don Marco, che sottolinea come questa attività sia stata riservata soprattutto ai ragazzi più grandi, di medie e superiori. E per l’estate cosa c’è in programma? “La nostra intenzione è quella di non farli sentire soli, organizzare qualcosa che li faccia stare in comunità: per questo organizzeremo un piccolo torneo di calcio come lo scorso anno. In più ci sono centri di ascolto e anche corsi di recupero: proprio pochi giorni fa abbiamo messo a disposizione una casa a tre senzatetto, un’esperienza nota come “Casa Siloe”. Non sono grandi numeri ma nel nostro piccolo ci teniamo a fare il nostro”, conclude don Marco.

La storia dei “Gatti spiazzati”

La storia dei “Gatti spiazzati” inizia invece in un momento di difficoltà. “Nel 2013 pensavo di andare in pensione ma da esodato mi sono ritrovato con ulteriori 5 anni di lavoro da svolgere. Non avevo più un soldo e così dopo un anno ho cominciato a frequentare un centro diurno Caritas, dove ho conosciuto altri nella mia stessa situazione. Abbiamo deciso di fare qualcosa insieme e così abbiamo organizzato le passeggiate per Milano”, racconta Scaiano. I “Gatti spiazzati” nascono qui e crescono di numero con il passare del tempo, immaginando percorsi nella Milano curiosa per le parrocchie e pubblicando anche un libro, “I Gatti non toccano terra”, uscito grazie al supporto della Caritas. “All’inizio le guide non ci vedevano di buon occhio, ci vedevano come abusivi, ma grazie ai corsi della Cattolica e all’integrazione di due guide nel nostro gruppo siamo anche entrati nei musei, per capire noi per prima qualcosa di più”, evidenzia Scaiano. Il Covid, poi, ha riappacificato la situazione: “potendo noi camminare ed essendo le guide bloccate, alla fine un paio le abbiamo anche fatte lavorare e abbiamo pagato regolarmente le ore. Ed è bello che si siano affezionate a noi”, sottolinea Scaiano. Ma qual è la differenza con un’altra guida? “Frequentiamo e portiamo i turisti in posti non convenzionali di Milano, come i quartieri di Gratosoglio, Quarto Oggiaro, Baggio, dove quelle ‘più classiche’ magari non vanno”. Uno stile più leggero, più coinvolgente, è quello che piace ai turisti e anche ai milanesi che decidono di passeggiare con loro. “Spesso capita che anche gli adulti, coloro che dovrebbero conoscere di più la città, scoprano aspetti sorprendenti. I ragazzi invece sono molto ricettivi e bisogna rispondere a tutte le loro domande”, scherza Scaiano. Il gruppo, come evidenzia il suo fondatore, rappresenta una forma di riscatto per tanti. “Grazie ai “Gatti spiazzati” tante persone che hanno avuto un passato fatto di lavori incostanti, dipendenze, difficoltà a trovare un rifugio, sono riuscite ad andare avanti. Studiare e cercare di informare gli altri, su una statua, una via o altro, ha reso le persone più consapevoli di se stesse e le ha aiutate”, rimarca Scaiano.

Un semplice aiuto che fa del bene a loro e a tutta la città.

(di Lucio Palmisano – foto gentilmente concesse da don Marco Borghi e Aldo Scaiano)

29 Giugno 2023
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