15 Settembre 2023

Cilento: col Vangelo e la tenda, in mezzo alla natura

Don Aniello Panzariello accompagna i suoi ragazzi tra i boschi e il mare, ispirato dalla "Laudato si'". L’esperienza con le comunità di Novi Velia e San Biase, nella diocesi di Vallo della Lucania, valorizza come preziosa risorsa educativa la presenza del parco nazionale del Cilento, in un territorio che parla di Dio, a chi sa ascoltarlo.

Le tende dei ragazzi, pronte per un’avventura da ricordare, sono piantate dove sorge il santuario della Madonna del Monte Gelbison, tra faggi e querce. Don Aniello Panzariello non poteva rinunciare a trascinare i suoi giovani nell’esperienza del campeggio. Da quando è stata pubblicata l’enciclica Laudato si’, la catechesi e la pastorale di questa comunità in provincia di Salerno, nel parco nazionale del Cilento, Diano, Alburni, si è ritrovata a camminare con il Vangelo in mezzo alla natura.

“Ognuno si porta dentro quello che ha vissuto, io l’appassionante esperienza del mio parroco, capace di coinvolgere noi giovanissimi ragazzini di paese, alla scoperta del creato. Poi, la necessità di stare con i più piccoli, sempre più soggiogati dal mondo del virtuale”. E così, una volta ordinato prete a San Biase, nel comune di Ceraso, nella diocesi di Vallo della Lucania, don Aniello ha portato i ragazzi a scoprire le meraviglie di questa terra. Sono partiti i campi vacanze arricchiti di essenzialità e spiritualità, eliminando il superfluo. Meglio se non c’era campo per i telefonini, usando quel tempo per parlare di più delle nostre vite, una rivoluzione per ragazzini spesso troppo immersi nel mondo del virtuale, che d’un tratto si sono svegliati in quello reale.

“Pensavo che dopo l’esperienza mi avrebbero scaricato per l’astinenza dall’elettronica”, confessa il sacerdote. E invece i giovani lo hanno cercato per sapere quando ci sarebbe stata la prossima partenza per il nuovo campo. L’esperienza diventa anche pellegrinaggio, perché don Aniello racconta il percorso che nei secoli donne e uomini hanno compiuto a piedi per scalare la vetta e raggiungere la chiesetta sul Sacro Monte di Novi Velia, a 1705 metri. “Il silenzio e la preghiera come approdo di un cammino lungo, tra declivi, faggete e felci, che porta a Maria” – rimarca il parroco.

“Quando, dopo la comunità di San Biase, mi hanno affidato anche la parrocchia di Santa Maria dei Longobardi di Novi Velia, il gruppo si è allargato” – spiega ancora don Aniello.

Ma non solo monti. In estate la sua auto a sette posti ha scarrozzato i suoi giovani amici dalla collina al mare del Cilento. “Si organizzavano da soli, a rotazione 6 persone diverse alla volta”- spiega, raccontando di come l’organizzazione si sia automaticamente messa in marcia per il mare. “Una catechesi tra la natura, per far riflettere i giovani sulle bellissime opportunità che il Creatore ci ha offerto, un inno alla vita, allontanandosi da tentazioni come alcol e droga che possono rovinare l’esistenza”.

Assieme al campo estivo, i ragazzi delle due comunità hanno collaborato a creare un’unica compagnia teatrale, un oratorio a tutto tondo, dove oltre alla preghiera e alla natura, anche l’arte e lo sport trovano il giusto spazio. Giuseppe Positano accompagna dal 2000 i ragazzi al campo nazionale dell’Associazione nazionale San Paolo Italia. “Credo nello sport come veicolo di miglioramento e come fattore positivo di crescita, di aggregazione, di unità, di un’etica di comportamento” – spiega Positano.

Questa proposta associativa è solo una delle varie attività che il sacerdote ha scoperto per dialogare meglio con i ragazzi. “Non esiste più il tempo del prete che vive in cima alla piramide gerarchica – rivela senza giri di parole –; io sono in mezzo a loro, ascolto le loro incertezze, le speranze e i loro sogni. Allo stesso tempo ho spiegato ai genitori che la parrocchia non è un parcheggio dove lasciare i figli, e così qualcuno ha iniziato ad accompagnarli” – dice indicando alcuni papà che si fermano al ping-pong, appena montato in parrocchia.

La Festa del pane a San Biase e quella dello Scauratieddo (un dolce tipico) a Novi Velia, sono, infine, alcuni dei momenti di convivialità vissuti assieme: “noi siamo la comunione di due comunità che camminano e crescono nella condivisione – conclude il sacerdote –, perché è solo condividendo che si impara a crescere”.

di Nicola Nicoletti (foto gentilmente concesse da don Aniello Panzariello)

15 Settembre 2023
raccontaci

Hai una storia da raccontarci?

Condividi la tua esperienza, ti potremo contattare per saperne di più.

Iscriviti alla nostra newsletter