6 Giugno 2018

Con gli orti solidali di Don Domenico Facciorusso, custodi del Creato e dei fratelli

Orti sociali per creare posti di lavoro e rispondere all’emergenza disoccupazione. Don Domenico Facciorusso, direttore dell’Ufficio missionario diocesano e parroco della chiesa del Carmine a Monte Sant’Angelo (FG), ci racconta di questo progetto, in armonia con la "Laudato si'"...

Orti sociali per creare posti di lavoro e rispondere all’emergenza disoccupazione. Don Domenico Facciorusso, direttore dell’Ufficio missionario diocesano e parroco della chiesa del Carmine a Monte Sant’Angelo (FG), ha raccontato dall’interno per il giornale “Voci e volti” della diocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo questo progetto nato nella sua parrocchia e sostenuto dalla Caritas locale attraverso i fondi 8xmille. “I terreni sono stati messi gratuitamente a disposizione da privati cittadini, sensibili al tema della fraternità partecipata. Hanno offerto anche mezzi ed esperienza” annota il sacerdote. E’ stato così possibile dare vita al piano e ad un piccolo reddito per 10 persone in stato di vulnerabilità sociale. Una risposta nata dalla condivisione, nel segno della dignità per chi ne ha beneficiato. ”Dobbiamo riappropriarci di queste reti di mutuo supporto” aggiunge don Domenico. A monte -spiega- “la continua richiesta d’aiuto che giunge alle parrocchie, il guardare in chiave costruttiva la terra, una delle più belle risorse economiche del nostro territorio e la presenza di persone buone e disponibili per riorganizzare la speranza attraverso una carità intelligente e condivisa”. Dunque un piano senza fini di lucro, nato da un’attenta osservazione dei bisogni e delle potenzialità del territorio. Le persone – già assistite dall’emporio cittadino – si sono sentite responsabilizzate.

Quanto alle eccedenze ortofrutticole che verranno prodotte, sarà la Caritas di Monte Sant’Angelo a distribuirle ad altri bisognosi o a scambiarle con altri beni per provvedere alle necessità dei poveri. “Penso alle sofferenze più pericolose – aggiunge don Domenico – quelle che non si vedono. Per esempio le sofferenze esistenziali causate dall’impossibilità di pagare bollette e mutui”. L’orto solidale, nelle vite di una decina di famiglie, ha almeno riaperto la partita. “Nello spirito della Laudato Sì di Papa Francesco” indica il sacerdote. Oltre 4 mila le piantine di ortaggi messe a dimora. Per renderci custodi del creato e dei fratelli.

(Marco Libanori)

6 Giugno 2018
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