6 Dicembre 2011

Napoli: il sorriso di don Antonio e la sua “tenda” nel Rione Sanità

Rione Sanità, Napoli. Don Antonio Vitiello ha chiamato "La tenda" il suo centro, dalle porte spalancate: affinché tutti coloro che vi trovano momentaneo sostegno (disagiati, poveri, tossicodipendenti) possano recuperare le forze per poi riprendere il viaggio interrotto.

All’inizio, grazie all’impegno di alcuni volontari e all’incontro con Don Picchi fondatore del Ceis (centro italiano di solidarietà), La tenda si occupava prevalentemente di disagio legato a tossicodipendenze, fino ad avviare all’interno del carcere di Poggioreale la prima esperienza di recupero per detenuti tossicodipendenti e sostegno alle famiglie.

Successivamente, con la creazione di un Centro diurno polivalente per minori e famiglie e in difficoltà, l’associazione ha partecipato a numerose sperimentazioni pubbliche e private finalizzate alla riabilitazione di tossicodipendenti.

Dal 2005 Don Antonio Vitiello ha allargato la sua missione all’accoglienza di persone senza fissa dimora e all’organizzazione di un servizio di pronto intervento territoriale, facendo nascere a dicembre 2012 anche un vero e proprio ambulatorio medico.

Dopo tante battaglie e trenta anni di lavoro, oggi Don Antonio non è più un giovane sacerdote e la sua associazione è una realtà ormai consolidata, che nell’ultimo anno, ha offerto più di 40mila pernottamenti, mensa, assistenza sanitaria e colloqui a senzatetto italiani e stranieri.

Eppure il suo sorriso pronto ad accogliere chiunque abbia bisogno non è cambiato e nemmeno la sua fiducia nell’uomo è stata scalfita da tanti anni di confronto con il dolore, quando ci dice che: “il nome “La tenda” è l’augurio a tutti quelli passati da li di ritrovare la forza per riprendere il viaggio interrotto”.

6 Dicembre 2011
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