11 Maggio 2022

Il dono è come una cometa: lascia una scia di luce

Ancora una lettera, ancora una meravigliosa testimonianza di fede e generosità. E le cose belle non si tengono nascoste: vanno condivise, perché tutti possano goderne e seguirne le tracce.

Una donna di 70 anni, con un nome piccolo e una storia grande. Una di voi, una delle migliaia e migliaia di donatori e donatrici che sostengono i sacerdoti con la loro generosità.

Sfogliando la rivista Sovvenire, o forse navigando proprio in questo sito, le è venuta voglia di condividere con noi la sua esperienza, e soprattutto cosa le arde nel petto. Così ci ha scritto, da una delle città più belle d’Italia, ma ci ha chiesto di non rendere noto né come si chiama né dove vive. Per pudore, certamente, perché anche quello fa parte del bagaglio di chi ha un cuore grande.

Il cuore di questa nostra amica è stato appena segnato dalla morte del marito, durante il Covid, ma già alcune decine di anni fa era stato messo alla prova dalla prematura scomparsa di una figlia di sei anni, a causa di una terribile e improvvisa malattia. Eppure nessun dolore ha potuto affievolire la luce accecante della sua fede. Così il suo cuore di mamma si è aperto all’adozione, con l’orizzonte del mondo, e oggi le figlie di un suo figlio adottivo (che proviene da un altro continente ma da 16 anni vive con lei) la chiamano nonna. E poi vive in casa con una zia, di vent’anni più anziana di lei, perché i suoi genitori le hanno insegnato l’accoglienza e il rispetto.

Ma la cosa che più colpisce di questa meravigliosa testimonianza di vita e di fede, è che questa super-nonna, che ancora oggi ai bimbi della prima comunione cerca di offrire innanzitutto il buon esempio della vita, è una specie di… “cintura nera di catechismo” (rubiamo l’espressione all’amico Gigi De Palo, presidente del Forum delle Associazioni famigliari), visto che lei svolge questo prezioso servizio alla comunità cristiana dalla bellezza di 53 anni.

Le diciamo un grande grazie, per questo e per tutto ciò che fa, e le auguriamo tanta salute e tanta serenità.

Siamo circondati da persone generose e bellissime, e quando riusciamo ad intercettarne la scia, come quella di una cometa, quasi non ci stupiamo se la vediamo avviarsi verso le mille grotte di Betlemme dove ogni giorno Dio vuole incontrarci. Per ritrovarci, seguendole, uniti nel dono.

11 Maggio 2022
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