14 Ottobre 2021

Il Mattarello: quando la comunità accoglie, il bene diventa… buono

A Vercelli un biscottificio promosso dall’arcidiocesi attraverso la Caritas offre opportunità di lavoro e di formazione a persone che hanno avuto problemi di salute mentale. La testimonianza di Gippì, 51 anni e finalmente una vita da persona accolta e integrata.

(Testi di Manuela Borraccino – Foto, riprese e montaggio di Matteo Pallanza)

Le mani insaponano veloci ciotole e zuppiere, la voce squillante sovrasta il rumore di teglie che entrano ed escono dai forni. «La mia malattia è comparsa quando avevo 15 o 16 anni – racconta Gian Paolo, 51 anni – e da allora si sono susseguiti tanti ricoveri nelle cliniche psichiatriche di Torino. Ho lavorato anche in passato sì, in luoghi protetti, ma oggi è diverso. Questo lavoro mi ha cambiato la vita perché per la prima volta mi fa dire:

sono sano di mente, non sono malato, qui ho trovato la serenità e la salute mentale dentro e fuori di me».

“Gippì” come viene affettuosamente chiamato dai colleghi, è uno dei lavoratori fragili assunti nel biscottificio Il Mattarello, una delle opere segno dell’arcidiocesi di Vercelli attraverso il braccio operativo della Caritas diocesana.

In questa cittadina del Piemonte orientale, dove aumentano come nel resto d’Italia i giovani che non studiano e non lavorano (nel Nord la media è del 16,7 per cento rispetto al 20,7 per cento in Italia), l’arcivescovo mons. Marco Arnolfo che è anche delegato regionale per la Pastorale sociale e del lavoro è da sempre attivo nel contrastare con tutte le iniziative possibili le situazioni di marginalità e di disagio. Così è nata l’idea di rilevare una pasticceria in difficoltà economiche facendone una realtà di sviluppo sociale e di inserimento lavorativo. «Il Mattarello è un asset fondamentale della cooperativa 181 – spiega il diacono Gianni Brunoro, direttore della Caritas diocesana – perché rappresenta il tentativo forse più innovativo, nel quale crediamo fortemente, di uscire da quell’assistenzialismo che ha penalizzato la Caritas per molto tempo e di fare in modo che anche le persone disabili possano recuperare con i loro limiti e ritmi la loro autonomia e dignità all’interno della società. Grazie all’impegno consistente dell’arcidiocesi siamo riusciti a salvare questa attività e a potenziare i posti di lavoro, che oggi sono una decina. È un’opera che ci permette di rendere queste persone fragili protagoniste della loro vita anche nella sfera lavorativa:

l’inserimento di malati psichiatrici è certamente un valore aggiunto».

Il mattarello, sotto i portici di fronte all’ospedale cittadino, è diventato così un luogo popolarissimo “dove il bene diventa buono” come si legge sulla vetrofania all’ingresso. Una qualità che emerge sia dalla fattura dei dolci e dei prodotti salati in vendita sia da come al centro della produzione ci sia la persona, che attraverso il lavoro esprime la propria creatività e ritrova un legame con la comunità. «Quello che faccio mi piace perché mi fa sentire utile, anzi indispensabile – dice con un sorriso “Gippì” – perché posso dimostrare agli altri la cura che ho nel mio lavoro. Il mio grande obiettivo è stato quello di dire: io ci credo, ce la posso fare, c’è qui qualcosa di buono e di bello che mi fa dire ogni mattina: Gippì ce la puoi fare, sei un uomo come tutti gli altri. Ho acquistato autonomia, per la prima volta riesco a dire: sto bene. Sono orgoglioso di me stesso e orgoglioso del Mattarello per cui lavoro».

La Cooperativa 181

Il Biscottificio Il Mattarello è una delle espressioni emblematiche della Cooperativa 181, nata nel 2015 come braccio operativo della Caritas dell’arcidiocesi di Vercelli per rispondere al bisogno della creazione di lavoro, opportunità formative e di accompagnamento destinate non solo agli adulti svantaggiati ma anche ai giovani a rischio di esclusione sociale. La pasticceria offre in particolare un luogo di inserimento lavorativo per persone con disagio psichico. Grazie ad un contributo dell’8xmille di 70mila euro, nel 2018 la cooperativa ha potuto ristrutturare il locale e ampliare il numero di persone avviate al lavoro. Dal 2019 sono state consolidate le attività di produzione e vendita e contemporaneamente sviluppate nuove attività in linea con gli scopi sociali: il Bicciolano caffè che sarà aperto nei prossimi mesi intende offrire un luogo di aggregazione e di contrasto alla povertà educativa, culturale e relazionale.

14 Ottobre 2021
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