17 Giugno 2022

Sostenere i sacerdoti, pregare per le vocazioni

Una lettera molto bella ci ricorda il legame a doppio filo che unisce il sostegno ai sacerdoti (con la preghiera e con l'aiuto materiale) e la richiesta al "signore della messe, perché mandi operai nella sua messe" (Mt 9, 38). Pregare per le vocazioni è il primo impegno di chi con generosità sostiene anche con l'offerta i ministri ordinati.

Ci scrive da Buccinasco, in provincia di Milano, e si definisce “anziana”. Ha avuto due figli e ha sperato che almeno uno di loro fosse chiamato al sacerdozio. E invece hanno avuto un’altra vocazione: sono entrambi papà e adesso le preghiere della nostra amica sono per il suo nipotino, che ha appena fatto la prima comunione.
Oltre la tenerezza di questa bella lettera, la cui autrice ci ringrazia per la ricchezza della rivista “Sovvenire” e per il dono dei segnalibri, divenuti a loro volta un dono per qualche amica ancora in cerca del senso della propria vita, il messaggio più forte che ci arriva da queste righe riguarda proprio la preghiera per le vocazioni.
“Da tanti anni – ci scrive la nostra amica – spesso prego per tutti i sacerdoti che conosco, per quelli che mi hanno donato buoni esempi e testimonianze di fede ma anche per tutti quelli che si sentono soli e hanno sbagliato, perché possano ritrovare il sentiero e tornare all’ovile”.
Quanto è importante che alle offerte, all’aiuto materiale, si affianchi anche il sostegno spirituale, la preghiera. Essere “uniti nel dono” non vuol dire solo scrivere lo stesso IBAN su un bollettino o sullo schermo dello smartphone. È molto di più: significa condividere la stessa missione nel diffondere la Buona Notizia, nel rendere presente sempre e dovunque il Corpo di Cristo, che è la Chiesa. Vuol dire sentirsi parte dello stesso tessuto, della stessa divina trama. Come spiega bene la preghiera preparata per la Giornata Mondiale delle vocazioni che abbiamo appena celebrato, cui si accompagnava proprio l’immagine che abbiamo proposto anche in questa pagina. Eccola:

Signore, Dio del tempo e della storia, Dio della vita e della bellezza, Dio del sogno e della realtà, ascoltaci, ti preghiamo: insegnaci a tessere e intrecciare trame e ricami d’amore, profondi e veri con te e per te, con gli altri e per gli altri; immergici nell’operosità delle tue mani, nella creatività dei tuoi pensieri, nell’arte amorosa del tuo cuore perché ogni vita annunci bellezza e ogni bellezza parli di te. Regalaci il coraggio dell’inquietudine, l’intrepido passo dei sognatori, la felice concretezza dei piccoli perché riconoscendo nella storia la tua chiamata viviamo con letiziala nostra vocazione. Amen.

17 Giugno 2022
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