20 Gennaio 2023

Combattere l’omertà e ascoltare i giovani. In Sicilia e non solo

Avvenire ha raccolto il commento del Vescovo di Mazara del Vallo, mons. Angelo Giurdanella, all’arresto di Matteo Messina Denaro. Ma la lotta a tutte le mafie vede da tempo le comunità cristiane e i nostri sacerdoti in prima linea. Ecco alcune delle storie che vi abbiamo raccontato in questi anni…

“L’arresto di Matteo Messina Denaro, dopo 30 anni di latitanza, ci invita tutti a non abbassare la guardia nella lotta alla mafia. La criminalità mafiosa si sconfigge se l’impegno diventa corale”.
Sono parole di mons. Angelo Giurdanella, in una intervista rilasciata al quotidiano Avvenire il 20 gennaio. È il vescovo di Mazara del Vallo, la diocesi che comprende anche Castelvetrano, città natale di Matteo Messina Denaro, e Campobello di Mazara, dove sono stati scoperti i covi del boss.

Ma l’impegno delle comunità cristiane nella lotta a tutte le mafie non è una novità di questi giorni e anche Unitineldono.it in questi anni  ve lo ha più volte raccontato. Un impegno a 360° e che non fiorisce solamente in Sicilia, ma anche in molte altre regioni del Belpaese.
Ad esempio a Cagliari, dove la lotta all’usura, soccorrendo le famiglie in crisi per questo motivo, è al centro del lavoro della Fondazione Sant’Ignazio de Laconi, braccio della Caritas diocesana. Uno scenario che si ripropone, con caratteristiche analoghe, in decine di altre situazioni, su tutto il territorio nazionale.

È la battaglia che in Calabria porta avanti, da decenni, don Giacomo Panizza con la sua Comunità Progetto Sud: ricucire il tessuto sociale di un territorio ostaggio delle mafie e dell’illegalità, creando opportunità per gli ultimi. 
Una battaglia che spesso si paga a caro prezzo, come è stato nel caso di don Peppe Diana a Casal di Principe (CE), assassinato dalla camorra il 19 marzo del 1994. Ma qualcuno ha raccolto la sua eredità.

La vita di chi si spende per questa causa talvolta è costellata di ostacoli e minacce, come è successo – anche di recente – a don Maurizio Patriciello

Ma la forza del perdono è capace di superare qualunque ostacolo, come insegna a Napoli don Tonino Palmese. E in Campania non sono certamente gli unici, don Maurizio e don Tonino, a spendersi su questo fronte. 

Vi abbiamo raccontato, ad esempio, di quel che fanno i salesiani a Torre Annunziata, e del loro parroco, don Gino Cella; oppure della storia del cappellano del carcere minorile di Nisida, don Gennaro Pagano, che lotta ogni giorno per liberare tante giovani vite dai tentacoli della criminalità.
È sempre una immensa gioia veder rifiorire qualche bene strappato alla malavita, che da covo di morte diventa volano di nuova vita: come tra le dolci colline siciliane del Belice, con il centro per il turismo rurale ‘Al Ciliegio’ di Salemi (TP). Oppure ad Acquaviva delle fonti (BA), dove in un locale confiscato alla mafia ha trovato una sede la Bottega del cuore, per il commercio equo e solidale.  

20 Gennaio 2023
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